AIAS PRO AIAS
Superpartes e Presidente del Collegio Probiviri al 3° mandato rileva ed espone alcune osservazioni ed indicazioni per il futuro dell'associazione
Le elezioni in un organismo associativo costituiscono un raro momento in cui si può verificare la vitalità dell’associazione, lo stato di partecipazione e di coinvolgimento di tutta la base associativa.
AIAS è una associazione di professionisti dislocati in tutta Italia, esperti in sicurezza e ambiente, in grado di apportare un grande sviluppo nonché nuovi spunti di riflessione nel mondo dell'associazione e dell’associazionismo professionale nazionale.
Collaborazione
Coinvolgimento
Proposizione e discussione
Spirito di corpo e non personalismi
Attivismo
Informazione, formazione
riassumono e caratterizzano i componenti e i propositi dei soci AIAS
Osservazioni RIGUARDO L’ASSOCIAZIONE:
La regola che prevede l’elezione del presidente per votazione diretta indipendentemente dal consiglio,
permette un personalismo estremo e garantisce forse maggior governabilità ma è davvero così importante?
Governabilità o imposizione di punti di vista al posto della condivisione delle proposte operative.
Già
in Grecia ci fu un tempo in cui i filosofi ritenevano che il governo dovesse essere riservato a loro “che soli capivano e sapevano”.
Non si può non notare che il regolamento elettorale approvato in data 24 maggio 2016
dal consiglio uscente e ratificato dalla assemblea, poi utilizzato per portare a compimento le attuali elezioni del 2016 sia l’applicazione pedissequa della deriva presidenzialista, che viene rilevato da molti, essere da qualche anno nella associazione
già con l’approvazione dello statuto modificato (STATUTO AIAS approvato nell’assemblea straordinariadell’11/12/2012 presso l’aula Morandi –FAST-Milano): Art.12 –Il presidente e il consiglio direttivo AIAS
Il presidente AIAS è eletto direttamente dai soci insieme al rinnovo del consiglio direttivo tra candidati che non abbiano ricoperto tale carica negli ultimi tre mandati consecutivi e tale regola entra in vigore con l’approvazione del presente
statuto.
6. Il consiglio direttivo uscente delibera il regolamento elettorale e fissa le date e definisce il numero dei componenti del nuovo consiglio
Rispetto a quanto previsto dallo statuto precedente: (Ottobre 2006 - STATUTO approvato
per votazione diretta e postale all’ assemblea di Modena del 19 ottobre, Art. 9- Consiglio direttivo: La prima riunione del C.D. entrante è convocata dal presidente uscente o su iniziativa della maggioranza dei consiglieri eletti con lo
scopo di nominare il Presidente dell’associazione e i componenti dell’esecutivo.) Statuto per il quale i soci eleggevano il Consiglio e poi il consiglio il presidente - ne deriva effettivamente un
grande cambiamento: è palesemente differente, nella lettera e nello spirito.
Era prassi consolidata che il più votato divenisse il presidente ma non era scontato e neppure imprevedibile che il consiglio modificasse la sua scelta.
Il presidente in carica dal 2013 ed attualmente uscente, eletto in questa tornata elettorale si garantisce, per esempio, la possibilità di esserlo per questo e un altro ulteriore mandato consecutivo, oppure per questo mandato e altri due per
un eventuale nuovo presidente eletto. Il consiglio se lo dovrà tenere senza poterlo sostituire.
Difficile opporsi. Difficile ma non impossibile.
I padri della costituzione italiana avevano preferito il rischio dell’ingovernabilità
democratica a questa soluzione.
Chi sarà più probabilmente eletto nuovamente in ogni successiva tornata elettorale con queste premesse?
Si sa il successo è più probabile per chi detiene in maggior misura la padronanza delle tecniche e dei i mezzi di comunicazione oltre una forma di potere, già acquisito all’interno dell’associazione per conoscenza ed esperienza.
Ciò che è fatto è fatto, il consiglio è sovrano
ma per ogni ulteriore proposta di innovazione sostanziale, ritengo che sarebbe opportuno instaurare una buona prassi: sottoporre il testo del regolamento di azione ad un test preventivo di condivisione, proponendola a tutti i soci prima dell’approvazione
stessa, con un tempo di valutazione congruo, attendendo e poi tenendo in considerazione, valutandole opportunamente, le eventuali osservazioni. In ogni caso se il consiglio volesse davvero e decisamente arrivare ad una determinazione, nulla lo potrebbe
comunque impedire ed è giusto sennò cosa ci stanno a fare i consiglieri? Ma certamente ne guadagnerebbe la democrazia interna, in chiave di trasparenza e coinvolgimento.
Il network è una solida realtà e a questo
scopo, anche, dovrebbe servire.
Osservazioni RIGUARDO AI SOCI:
proprio perché Il network
è una solida realtà, ritengo sarebbe opportuno che i nominativi dei soci fossero visibili e rintracciabili con maggiore semplicità da tutti gli altri sullo stesso Network, cosa che ora come ora non è possibile.
A che scopo nasconderli od ostacolarne la visibilità? Anzi è importante per un professionista far sapere a tutti di esserci e conoscere quanti altri come lui operano e in che
modo negli stessi settori. Quanti e Chi sono i soci? Cosa fanno?
Potrebbe servire a tutti saperlo e così pure naturalmente ai vari coordinatori provinciali regionali etc. oltre che per le attività dell’associazione che li coinvolgono,
anche per motivi professionali e di agevolazione dei rapporti tra differenti associazioni ed albi e ordini e collegi che molti soci coinvolgono e comprendono.
Non certamente per paura del confronto o per semplice autodifesa della carica da parte di chi
la riveste, un male politico che non dovrebbe coinvolgere i professionisti interessati primariamente al lavoro in quantità e qualità. Molti ritengono sia una carenza tecnica risolvibile.
Ottenere
l'albo nazionale degli RSPP:
Un esempio riguarda gli RSPP nell’associazione: CHI SONO? CHE SETTORI SEGUONO? CHI HA COMPLETATO L'AGGIORNAMENTO FORMATIVO? CHI E' INTERESSATO AD ESSERE CONTINUAMENTE INFORMATO SULLE
NOVITA' E I CASI DI STUDIO? Come affrontano alcune questioni di interesse comune?
Ricordo le recenti nuove norme per la formazione di RSPP e ASPP, (Accordo S-R del 7/72016 (G.U. n. 193 del 19 Agosto 2016) in vigore dal 3 Settembre 2016.
Come può essere considerato non positivo e condivisibile per l’associazione (i suoi soci) il proposito di concentrare lo sforzo per partecipare non solo ma essere protagonista nel CIIP o comunque a livello nazionale, in modo propositivo ed ascoltato alla gestione della fase legislativa. Questa ed altre.
I soci sono l’associazione, gli interessi dei soci sono gli interessi dell’associazione, Il rispetto dei e fra i soci è il rispetto per l’associazione ed in ogni caso per chi la rappresenta.
Antonio Balzani