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Evoluzione del pianeta e della vita

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Prefazione - Anteprima

Immaginate un teatro, un’arena, un anfiteatro di quelli antichi, sul bordo di una scogliera con vista aperta sull'orizzonte.

Il silenzio più completo. Il buio più completo. 

Lentamente si apre una porticina silenziosa. È un inizio!

Si accende una lucina, unica, piccola su un leggio invisibile: il buio è scomparso, l'attenzione è tutta lì su quella luce iniziale. 

Entrano gli orchestrali e si accomodano, luci si accendono, si moltiplicano. 

In quel preciso momento in quel teatro esiste tutta la musica possibile, eppure non c’è nulla che le assomigli. 

Gli orchestrali spostano sedie, aprono valigette estraggono e montano strumenti, chiacchierano, appoggiano le valigette: una cacofonia di suoni che nulla ancora ha da spartire ne fa prevedere la musica che pure esiste, ed è tutta lì. 

Iniziano a provare, ad accordare ed ecco la musica finalmente, eppure ancora una cacofonia ma differente da prima, i suoni esistono, esistono le note e sono pronte per essere organizzate, coordinate, per aggregarsi e diventare infine melodia e sinfonia. Ma ancora queste non esistono. 

Bisogna attendere il direttore e il pubblico e infine ecco che la musica prende forma: ogni singolo orchestrale, ogni strumento dispone del suo spartito, della sua melodia da eseguire.

Una singola melodia identificabile, percettibile, distinguibile. 

Ecco la musica che si diffonde finalmente, nota per nota e la sua energia investe a partire dal centro del palco ogni anfratto, luogo o spazio e persona, esistenti nel suo percorso. Dal caos iniziale si arriva alla melodia. 

La musica dell’orchestra è potente, carica di energia e si diffonde fuori del teatro, sul mare, nello spazio aperto, fin dove riesce ad arrivare ma facendolo si affievolisce, perde energia, perde sostanza, coordinamento, perde per strada alcuni suoni e infine scompare e ritorna al silenzio nonostante l’orchestra continui a suonare. Lo spazio, il tempo che definiscono la musica, le sinfonie, le melodie, oltre quel confine smettono di esistere e rimarranno silenziosi e inesistenti finché l’orchestra non avrà esaurito il repertorio.

Allora sarà ovunque silenzio e immobilità, di nuovo e sarà per sempre o finché una nuova nota non tornerà a squillare partendo da qualche punto, uno qualunque, dove l'energia sarà sufficiente a produrla.   

L’uomo è parte di quella musica e a sua volta una piccola melodia che risuona assieme a tutto ciò che d’altro esiste, contribuendo a definire l’universo. Attraverso la musica ne riproduce e naturalmente, empaticamente ne comprende, ne descrive l’essenza, gli eventi, i momenti.

Per ascoltarla ed esserne coinvolti non occorre neppure conoscerla. 

La musica è matematica applicata. Solo la matematica può fare altrettanto se si possiede abbastanza fantasia per governarla.   

Inizia la vita, inizia l’ecologia, inizia l’inquinamento, iniziano i problemi da affrontare, si differenziano gli approcci. 

L’uomo deve conviverci con la natura che significa ottenerne beneficio per la specie: non può sottometterla, dominarla, ignorarla; è immerso in quella musica, ne fa parte integrante, deve viverla!  Il futuro si genera nel presente ma deriva dal passato. Capire, confrontare, valutare. Inquinamento e società. 

Non si può tirarsi indietro, occorre proseguire.

L’acqua, i cambiamenti climatici, l’inquinamento tra tecnica e politica, soprattutto l’urbanizzazione smodata, la specializzazione e la dipendenza tecnologica, mettono a rischio l’esistenza delle società umane come le conosciamo. L’uomo è oggetto, soggetto e parametro. 

La natura è interazione continua tra tutti i parametri, quelli ambientali, biologici e naturali; equilibri dinamici in continua evoluzione; è ciclicità e riproposizione degli eventi naturali, biologici, ambientali. 

Il libro è un manuale, essenziale e basilare, un riassunto, una semplice guida, un quadro d’insieme.

INSEGNANTI E STUDENTI

La cultura è un bene comune fondamentale e va condiviso e incrementato mettendo a disposizione le informazioni e i dati:  facendo ciascuno una sua piccola o grande parte.

Questo libro è nato con intenti divulgativi a sostegno degli studenti degli insegnanti e di coloro che volessero avere, riassunti e facilmente disponibili,  i numeri alla base dell’approfondimento successivo delle materie collegate alle scienze della terra e alla biologia.

E’ un quaderno degli appunti consultabile e senza pretese se non il rigore.

E’ un libro non ulteriormente riassumibile, un data base elaborato dall’analisi, estrazione elaborazione, riorganizzazione, di oltre settemila pagine di articoli scientifici pubblicati su vari testi e soprattutto sulla rivista “Le scienze”, versione italiana di “Scientific American”.

In appendice, l'intero argomento trattato è rivisto attraverso immagini, tabelle e schemi, necessari per rendere il libro più utilizzabile, più didattico, tratti dalla rivista Le scienze", edizione italiana di "Scientific American" e non modificati. Le immagini utilizzate mi sono sembrate ancora più suggestive oggi. Non ne ho rivisto né curato particolarmente l’estetica perché risulti evidente che si tratta del materiale estratto ed aggiunto.

Mi hanno chiesto dove è Dio in tutto questo?

Ho risposto che Dio non è scienza ma Fede: se lo vuoi, lo desideri e lo cerchi, allora lo trovi!

DAL CAOS ALLA MELODIA

 il "Bignami"delle scienze della terra.

 Sinossi:

Divulgativo a sostegno degli studenti degli insegnanti e di tutti coloro che volessero avere, riassunti e facilmente disponibili, i fattori base della natura che costituisce il nostro mondo; scienze della terra e biologia, gli abiti di Gaia.

E’ un quaderno degli appunti consultabile e senza pretese se non il rigore e non ulteriormente riassumibile. Utile per un approfondimento successivo delle materie collegate:

nascita del sistema solare e formazione della terra, caratteristiche astronomiche

le atmosfere dei pianeti, la terra,

il ciclo dell'acqua, atmosfera e dati sui climi antichi, i metodi di misura.

La biosfera, gli agenti biologici, gli elementi indispensabili alla vita

la fotosintesi, la fermentazione, Il ciclo dell'ossigeno

petrolio non biologico - esperimenti di Miller, prove geologiche

riassunto .           

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INSEGNANTI   STUDENTI  DESIDEROSI DI CONOSCERE I NUMERI ALLA BASE DELLA VITA

Un testo ulteriormente non riassumibile

L'evoluzione del pianeta ha seguito costantemente un cammino linea­re, non interrotto, diretto, di evoluzione e sintesi, dapprima atomica poi chimica, inorganica, poi organica e infine biologica. L'evoluzione delle specie viventi ha seguito un percorso parallelo ma non lineare, fatto di mutazioni, sviluppi, consolidamenti diffusivi ed estinzioni in funzione delle condizioni ambientali che di volta in volta si sono affermate. La specie umana saprà adattarsi ai rapidi cambiamenti ambientali in corso (come per altro ha già fatto più volte per giungere all'attuale Homo sapiens sapiens, l'unica specie umana rimasta senza perdere i frutti della sua attuale civiltà?

2021 l'anno della pandemia mondiale da Covid e degli stati generali di Glasgow sul clima che avrebbe dovuto raggiungere impegni concreti dopo le vane promesse di Parigi e Tokio.

Pur a conoscenza di tutto questo e con la nuova tecnologia, un ulteriore passo avanti nell'evoluzione, l'umanità istituzionalmente rappresentata non ha fatto, almeno in questi trent'anni, nulla per migliorare l'integrazione delle popolazioni, per limitare le disuguaglianze economiche e sociali e di sfruttamento anche delle risorse, senza sfruttarne la combinazione epocale di perfette condizioni ecologiche (per l'uomo).

L'effetto serra e i cambiamenti climatici iniziano a far sentire i propri effetti deleteri sulle strutture sociali ed economiche della nostra civiltà in espansione numerica. Intere specie viventi animali e vegetali rischiano di estinguersi, molte lo hanno fatto e molte lo faranno in un periodo relativamente breve, specie umana tipo sapiens sapiens, compresa lasciando spazio a nuove forme di vita maggiormente adatte o adattate alla nuova situazione ambientale. La realtà, quella passata, presente e futura prevedibile, viene ignorata e arrogantemente, si continua a pensare di poter dominare e controllare a proprio esclusivo utilizzo, a diseguale e parziale beneficio, la natura.  

Un quadro d’insieme troppo spesso dimenticato da chi si concentra specialisticamente sui dettagli o che da questi deve partire per ricostruirlo. Un’agile e interessante lettura di un quaderno degli appunti in seguito consultabile, più utilizzabile, più didattico. La vita comunque sopravvivrà, correrà per tutti i suoi lunghissimi tempi, rifiorirà.  

Toccherà agli studenti, agli insegnanti, agli appassionati, a chi si interesserà della materia, magari incuriosito o stimolato da questa lettura, approfondire.

digitale o cartaceo

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Le formule sono espressioni simboliche. Non sono le riposte ma le semplici note senza il pentagramma, le basi per ricostruire la musica complessiva e la sua organizzazione. Non sono neppure gli spartiti ma i libri di testo, sono i sussidiari sui quali studiare e poi conoscendo ed utilizzando le note, arrivare alla musica per comprenderla, modificarne o costruirne la melodia.