Divagazioni filosofiche: Predeterminazione e caos. Il libero arbitrio?

Predeterminazione e caos. Il libero arbitrio? Kant diceva ai suoi allievi: filosofare non è ripetere pensieri noti sfoggiando cultura ma elaborare pensieri nuovi.

Scienza e religione sono semplici sistemi d’indagine, perennemente quanto inutilmente in conflitto perché coincidenti.  Il conflitto è l’essenza dell’esserci nel momento in cui si diviene e dunque si “è” manifestamente! Predeterminazione e Caos diventano, dal punto di vista fenomenologico, coincidenti in questo tempo e spazio in cui anche noi “siamo”.

La filosofia da oltre duemila anni tenta inascoltata la mediazione tra le posizioni contrastanti dimostrandone la coincidenza e l’inconsistenza del dibattito.

Il conflitto tra modi di studiare la realtà genera scienza e religione che divengono, pur essendo semplici sistemi d’indagine e per questo coincidenti, differenti nell’ambito delle dichiarazioni e si evolvono in sistemi di potere contrastanti.  Ogni cosa esistendo, essendo e divenendo, genera il suo contrario alternativo.  Un sistema caotico ed evolutivo è indeterminato per definizione e dunque appare potenzialmente incompatibile con un sistema creazionistico che pone la predeterminazione al suo apice ma proprio a partire da questa considerazione, proprio essendo il caos privo di determinazione è possibile ipotizzare che una delle possibilità che portano ed hanno portato alla realtà, sia frutto dell’interazione, casuale ma deterministica, degli enti che man mano vanno definendosi in uno stato di “essere” concreto, nel corso del tempo. La filosofia è analisi e dunque semplicemente un metodo di ricerca. La domanda è sempre quella: dove e come e quando?  Ci si concentra sul perché! Possibilità: ciò che “è” dunque esiste, a prescindere dal percorso, della via che si concretizza o potrebbe farlo. La filosofia è una scienza intermedia e da oltre duemila anni tenta, inascoltata, la mediazione tra le posizioni contrastanti dimostrandone la coincidenza e l’inconsistenza.

Il libero arbitrio? Se ci sono predestinazione e disegno allora non c’è spazio per quello ma se è il caos ad assumere esistenza e concretezza casualmente, per effetto di azioni e reazioni casuali che determinano l’esistenza nelle sue manifestazioni, allora non ci sarà predestinazione ma consequenzialità. È il caso che determina il libero arbitrio e di conseguenza il percorso dell’esistenza e quindi anche il disegno universale di co-evoluzione dei sistemi. Determinazione o casualità. La discussione e il conflitto tra scienza e religione vertono sempre e solo su due aspetti coincidenti della stessa domanda: se sia nato prima l’uovo o la gallina. Se ponessimo arbitrariamente all’origine della discussione la convenzione che il nome di Dio, qualunque Dio possiamo immaginare, sia “TUTTO” perché tale è sempre e in ogni caso la sua definizione, la discussione stessa e il relativo conflitto avrebbero termine.

Logica dell'ingiustizia

Giusto e ingiusto. Sono definizioni artificiose e valgono assolutamente nulla, non nel mondo reale quantomeno.  Il concetto di giustizia e di uguaglianza non appare così immediatamente applicabile all'umanità quanto invece a tutto il resto del regno naturale. La giustizia esiste ma solo in conseguenza dell'ingiustizia e comunque va amministrata non da uguali ma da diversi. Il trionfo della logica nello sviluppo di società, storia e culture. Gli uomini non amano e non ricercano direttamente le soluzioni ai problemi che si presentano anzi, si crogiolano in loro, ne assaporano la presenza e la complessità, sono disposti a pagarne le conseguenze. Ma… se… forse… potrebbe essere… chissà se… non riposano e soffrono, poco o tanto non importa, vivendo la presenza del problema. Un verbo descrive la situazione: arzigogolare! Perdersi in supposizioni e discorsi inutili. Per rispettare e far rispettare l’uguaglianza occorre creare disuguaglianza. Perché esista la giustizia, in senso umano, deve necessariamente esistere l’ingiustizia. Il concetto di giustizia non è oggettivo ma soggettivo e anche relativo al tempo ed al contesto sociale e geografico, politico, economico, storico.  Secondo la Natura la giustizia non esiste e non ha significato. Il concetto di Dio si contrappone al concetto di giustizia umana essendo Egli unico dispensatore, amministratore e riferimento dello stesso concetto e dunque tutt'altro che un pari. Davanti a Dio l’oppressore e l’oppresso godono entrambi del privilegio di essere individui e diversi. 

 

contenuti principali

Kant diceva ai suoi allievi: Io vi insegnerò a filosofare che non è ripetere parole già dette esibendo cultura ma approfondire liberamente ed esprimere nuovi pensieri. Io vi insegnerò a pensare!  

L'uomo e la natura, la natura e l'uomo in uno specchio impietoso che riflette un'immagine a volte differente da quella reale. Ecco gli argomenti che più o meno tratto nei miei libri  perfino quando sono romanzi o storie che in ogni caso mantengono al centro la mia particolare meraviglia nei confronti delle interazioni che uniscono per un attimo spazio e tempo generando instabili equilibri momentanei a definire la vita: le vite. 

La pagina contiene liberamente e direttamente accessibili alla lettura, alcuni estratti degli articoli e dei libri pubblicati, in particolare da : Siamo una specie in via di estinzione?  Inquinamento ecologia e società. UOMINI! e italiani ogni giorno.  Gli argomenti sono essenzialmente temi di Ecologia, e della società, in particolare con l'occhio attento all'Ecologia sociale, e agli effetti dell'inquinamento e delle sue cause sulla società ma anche temi più propriamente di analisi sociale e filosofica, politica, di ampio respiro per finire all'Antropocene al suo significato ai cambiamenti anche climatici e sociali. Ciò che si richiede all'umanità di mettere in campo ora e da subito prima che sia veramente troppo tardi. 

Un regalo a chi mi segue e un'invito all'approfondimento mediante l'acquisto dei libri augurandomi che gli piacciano.

Argomenti

Scienza verso religione. Predeterminazione e caos. Il libero arbitrio? Esiste la verità?

Feste vacanze e diete. Scelte di vita, veganesimo e principi alimentari e nutrizionali. La sicurezza e la globalizzazione alimentare.

L’informazione o la disinformazione: metodo operativo . Alimenti e salute. Natale e dieta.

Vivere la natura: il piacere del cervello. La vita è mancanza di equilibrio.

Burocrazia e illegalità.  Ambiente e Pubblicità.  Società e Democrazia. Trading e truffe, Gioco e patologie. Adolescenza e scuola. Covid e scuola: sarebbe ora di cambiare

Disastri annunciati: Protezione civile, volontari e criticità. Protezione civile e volontari. 

Inquinamento e clima. Le emergenze ricorrenti. L’Ozono. Inceneritori verso discariche: come inquinare meglio?  Scelte mai completamente comprensibili. Uomini e umanità contro la natura.

La globalizzazione e l’uomo sociale. L'immigrazione controllata è una risorsa?

Mutamenti climatici e sostenibilità. A chi importa veramente? Le conseguenze dei cambiamenti climatici. La  sostenibilità ecologica per tutti, non solo per pochi. Il clima che cambia e gli effetti attesi.

Antropocene. Nuova era: l’utopia dell’ambiente. Il cambiamento.Genesi di un cambiamento.

Inquinamento e società.  Natura Inquinamento e Sviluppo sociale e urbano. Le Terre dei fuochi.

Inquinamento sempre cattivo o no?  Quali sono le energie primarie e quali quelle alternative.  

Giusto e ingiusto! Il pensiero politico: destra e sinistra. Stato nazione patria.

Storia ed evoluzione dell’umanità. Acqua da risorsa a problema.

di Ecologia e di Cucina. Teoria dell'instabilità costante - Ecologia e vita.

Chi è un uomo?  Sogni e desideri fantasia e poesia, bisogni impellenti, azione e sentimenti. 

Nebbia e Inquinamento

Abbiamo paura che le goccioline portino su di sé batteri e sostanze pericolose e dannose. È certamente così. Ma il problema dell'inquinamento ambientale che pure è serio, non va sovrastimato. Dovrebbe essere visto in una scala politica globale di ottimizzazione delle risorse. La politica purtroppo, di questi tempi, è tutto tranne che oggettiva valutazione e proposizione! La paura non viene combattuta ma incrementata ad arte.

L’inquinamento in Italia uccide indirettamente quasi 60 mila italiani e costa alle casse dello Stato circa cinquanta miliardi di euro. Le anomalie termiche, l’aumento dei giorni caldi soprattutto delle notti con la contemporanea diminuzione dei giorni gelidi e nevosi invernali, sono divenute un fenomeno normale anche in Italia ma l’Italia è e rimane il paese delle emergenze ricorrenti.

Le ondate di calore come quelle di freddo non possono essere considerate imprevedibili emergenze. L’inquinamento da ozono, smog fotochimico o smog estivo, è un problema reale. Dall’ozono non ci si può difendere, si può solo attivarsi per contenere il danno, certo, prima dell’insorgere di emergenze sanitarie adattandosi a contenerne gli effetti ma facendolo prima dell’estate.

 L’immigrazione controllata è una risorsa. Quella incontrollata un problema!

 Un’ Europa con 500.000.000 abitanti più o meno. Può esistere veramente il problema dell’accoglienza e della gestione di uno o anche due milioni o dieci di poveracci che tentano di immigrare, sfuggendo da situazioni di rischio o povertà oppure semplicemente cercando una fortuna migliore nel paese di utopia? Quanti milioni di Italiani hanno fatto lo stesso e lo fanno tuttora? La storia prosegue il suo cammino, visibile solo guardando indietro, immaginabile nel prossimo futuro. Paura, risentimento, malanimo nei confronti dei musulmani sono ampiamente diffusi tra gli europei che non si sentono più a casa loro, ambiente tradizionale e protetto, nelle loro città. Nessuno è contento. Stiamo assistendo a una nuova espansione islamica, laica ma che necessariamente è seguita dall’espansione religiosa, spesso fanatica, fondamentalista. L’Europa c’è già passata, ci sono voluti 1000 anni per liberarsene a prezzo di altrettante violenze e soprusi guerre e carneficine benedette da altrettanto fondamentalismo.  La rinascita dei fondamentalismi opposti, dei fascismi, dei razzismi, dei nazismi, delle dittature forti, dei nazionalismi, dei localismi, delle patrie, delle guerre giuste e sante. In Europa i musulmani, anche quelli integrati, stanno rinunciando all’idea di essere considerati europei a favore di quella di essere considerati membri della comunità islamica. Quale più semplice soluzione di una guerra fra l’Europa in crisi economica e il mondo musulmano in espansione demografica? La Chiesa cattolica non manca di ricordi storici, non proprio esaltanti, della sua lotta alle altre espressioni religiose o comunque di pensiero. Fondamentalismi e fanatismi. Dobbiamo chiedere ai morti! Essi possono insegnarci molte cose, possono spiegarci molte cose, ma forse basta soltanto ricordarli e ricordando loro, ricordarci di ciò che è stato per sapere cosa potrebbe essere di nuovo, e ancora di nuovo, e ancora di nuovo.

 Combattere burocrazia e illegalità

Purtroppo, in crisi è più comodo per tutti scegliere la via del guadagno immediato, poco che sia, o l’altrettanto immediato risparmio nei costi, mediante la scelta degli interlocutori più malleabili. 

Inquinamento e clima. Le emergenze ricorrenti.

Uomini e umanità contro la natura

Se si vuole, sbagliando, imputare all’umanità intera la colpa dei cambiamenti allora si deve pensare all’umanità intera nell’ affrontare i problemi insorgenti. Non esiste la ricetta, unica e migliore ma l’obiettivo è comune: adattarsi e cambiare per sopravvivere. Dalle scelte politiche, sociali ed economiche, dipendono la capacità di adattamento e la mitigazione degli effetti. I giovani hanno ragione.

L’universo sta alla Cucina e alle sue innumerevoli ricette come i cuochi all’umanità?

Comprende quindi acciaio, plastica, gas, tessuti, frutta e verdura, animali vivi e morti, rabbia, creatività e stupidità?

L’ecologia sta all’ambiente, alle piante, agli animali ed all’uomo, come il libro di cucina sta ad un ristorante, alla sua cucina ai cuochi e alla clientela. Miliardi di ristoranti e cuochi e ricette. Il tema dell‘ecologia e dell’ambiente è sempre attuale e molto utilizzato, spesso a sproposito ma ancora più spesso “con” proposito e non sempre positivo è l’uso che se ne fa.

Cos'è l'inquinamento? È cattivo sempre?

Cos'è l'inquinamento? È cattivo sempre? Come si esplica? cosa comporta?  INQUINAMENTO è ALTERAZIONE DEI PARAMETRI AMBIENTALI. Non significa solo: sporco, puzzolente, fastidioso alla vista, dannoso per la salute. Significa anche utilizzo dell’ambiente per fini utili o necessari, dominio della natura e gestione dell’ambiente di vita, modifica dei parametri ambientali ai fini di una migliore godibilità da parte dell’UOMO o nel suo interesse o se incontrollato o esagerato, contro il suo interesse. Senza mai confondere NOI STESSI con L’UMANITÀ per i tempi lunghi di questa sommatoria, non la nostra, noi ora, adesso ma la “sua” sola speranza di sopravvivenza, quantomeno in condizioni accettabili. La somma dei comportamenti di ogni singolo è il comportamento globale della specie umana. Ci stiamo mangiando il tempo a nostra disposizione e paghiamo un prezzo elevato che crescerà a dismisura.

 Ambiente e pubblicità, società e democrazia.

Senza pubblicità non c’è informazione. E un dato di fatto. Ma la pubblicità è o meglio è ancora, uno strumento utile per il consumatore? Se è pubblicizzato è socialmente rilevante perché qualcuno spende per pubblicizzarlo. Il valore delle cose è determinato solo dal prezzo di vendita? E quello di un simbolo? 
L’obiettivo della pubblicità odierna è esclusivamente di valorizzare una marca specifica di prodotti simili. La firma, il brand. L'informazione è ancora e sempre più funzione del potere dei produttori e non certamente derivazione diretta della libera scelta consapevole in una società democratica. Occorre superare pregiudizi e discussioni relativamente alla salute delle persone o dell’ambiente e anche sugli effetti, in ogni caso globali, dello lo spreco di risorse e i danni ambientali.
Una nuova lingua, una nuova neo-cultura. Una evoluzione fondamentale della specie umana, una evoluzione sociale, linguistica ed informativa: una evoluzione storica.

Cambiamenti climatici: il valore dell'acqua

Solo se gli rimarrà acqua da bere l’uomo sopravviverà! Solo se saprà procurarsi, salvaguardare e conservarne la qualità, dell’acqua potabile e potabilizzabile ancora almeno per ora, abbondantemente disponibile. Clima, clima mondiale, clima locale, microclima, clima sociale, clima economico, clima meteorologico, etc.
Di quale clima si parla dunque e qual è il vero problema italiano?

 

 Antropocene

Sarebbe opportuno che Antropocene, il tempo dell’uomo, assumesse la valenza di un periodo nel quale l’umanità ha potuto considerarsi unita, solidale ed equa nelle sue varie componenti. Se servirà a soddisfare l’ego umano ben venga l’era geologica: il segno fisico discriminante sarebbe la sua integrità e lunga sopravvivenza.

Nuova era: l’utopia dell’ambiente

Politica, logistica, pianificazione: insediamento residenziale e industriale non possono convivere facilmente e il cambiamento è necessario per ritrovare una nuova identità nel benessere!

Genesi di un cambiamento

NON SOLO CLIMATICO!
Il mondo è cambiato, sta ancora cambiando e dovrebbe, deve, farlo anche l’uomo. I concetti di Giustizia e di Moralità evolvono con l’evolversi delle società. La scuola, da strumento tecnico formativo e culturale, ha acquisito una insostituibile valenza sociale di contenimento! Il sessantotto ha definito la fine della rivoluzione pacifica e del movimento pacifista. Il 1992, riforma la scuola. Molti credono di avere tempo in abbondanza. Il tempo non c’è: la natura cambia le carte in tavola. Forse, non per la prima volta

Il cambiamento

Attività antropiche e cambiamenti naturali provocano effetti diretti sulle società umane: sociali, politici e reattivi. L'emergere del 'problema climatico’ pone interrogativi cui non si può prescindere dal tentare di rispondere ponendosi domande.

Il clima che cambia e gli effetti attesi

Le proiezioni dai modelli climatici dell’IPPC destinati ai decisori politici del mondo nel rapporto del 2018 indicano aumento fino a 1,5°C e poi a 2°C, della temperatura media globale delle aree terrestri e oceaniche, al 2050. Il valore di 2°C è un limite ritenuto insuperabile per l’economia e la sussistenza delle popolazioni umane alle condizioni attuali.

 Vivere secondo natura - plastiche al microscopio

Vivere secondo natura: aspirazione globale dei popoli ricchi, esattamente inversa a quella dei popoli che a ciò sono costretti. Buono è ciò che fa bene! Bello è ciò che piace! La natura è tutt’altro che sempre bella e piacevole: questa è la sua essenza. La natura che piace a noi è modificata, non solo controllata e migliorata ma radicalmente modificata. L’abitudine crea il consenso. Dovremmo cambiare abitudini! Occorrerebbe ribellarsi al sistema, non cooperare più sfruttandone soltanto i privilegi. 

 

Natura inquinamento e sviluppo urbano e sociale

Secondo il modello evolutivo e naturale di qualunque organismo, una città, qualunque città, si sviluppa tenendo in considerazione la necessità di avere, produrre ed utilizzare energia, di avere produrre ed utilizzare, sostanze nutrienti per permettere all’organismo “città” ed ai suoi componenti di crescere, e di conseguenza garantirsi maggiori possibilità di sopravvivenza e sviluppo. L’inquinamento, di uno spazio vitale, definito nel tempo e nello spazio, è una causa ed una conseguenza di questo semplice meccanismo di sviluppo; è direttamente connesso alle attività dei viventi che si sviluppano in simbiosi e sinergia con l’ambiente: modificano l’ambiente in cui vivono e l’ambiente poi, continuamente modificato, influenza e stimola lo sviluppo futuro delle manifestazioni vitali.

Mutamenti climatici e sostenibilità

Le attività umane non sono la causa, non l’unica né la maggiore ma certamente una concausa rilevante a determinare il mutamento climatico accertato. Sono prevedibili ripercussioni sul sistema socio - economico degli stati. La discussione è ancora aperta. A chi importa lo sviluppo sostenibile quando fondamentale è il bisogno di indurre ulteriori consumi? L’obiettivo della conferenza di Parigi 2015 è contenere l’aumento medio della temperatura sotto i due gradi. Almeno per quanto riguarda l’unico contributo controllabile, quello umano. Se fosse ritenuta così efficace e prioritaria a livello nazionale ci si dovrebbe domandare perché i grandi consumatori nazionali di acqua calda (calore) ed energia elettrica che sono i complessi alberghieri litoranei, nei periodi estivi, gli ospedali, le scuole ed i grandi uffici pubblici in modo minore, non partecipano obbligatoriamente al programma di sviluppo incentivato.

Le conseguenze dei cambiamenti climatici

Gli impatti sulle economie globali, sulla pianificazione economica delle multinazionali e sulla programmazione socio -economica e legislativa degli stati, hanno definito e determinato la storia passata dell’uomo e contribuiranno a definire lo sviluppo di quella futura. Il cambiamento del clima globale è un fatto naturale non proprio ciclico ma che comunque avviene rispettando condizioni sequenziali, ripetitive, in tempi di scala geologica. A una glaciazione corrisponde un successivo surriscaldamento per effetto dell’attività vulcanica in aumento, dell’equilibrio tra rilascio e fissazione di CO2, aumento o diminuzione della superficie verde e umida, migrazione delle aree desertiche o piovose; si tratta di interazioni che si susseguono fino a che non si raggiungono nuovi presupposti per una ulteriore glaciazione e il ciclo ricomincia. Un problema maggiore e immediato per la sopravvivenza o l’estinzione di molte specie animali micro e macroscopiche deriva invece certamente dall’acidificazione degli oceani o almeno di molti bacini marini. In effetti la presenza di CO2 libera nelle acque provoca una modifica del PH ed una variazione sostanziale e concreta degli habitat. Il pianeta esiste da quattro miliardi e mezzo di anni, la vita da circa tre miliardi, l’uomo da circa, non oltre, quattrocentomila anni: un’inezia.
Tutt’altro che stabile, inamovibile e certo, giorno dopo giorno girando su sé stesso ed intorno la sole, il pianeta varia le sue condizioni e variano gli effetti, mutevoli e continui, sulla sua superficie, idrosfera ed atmosfera comprese. Agli uomini fondamentalmente, interessano solo aree locali e superficiali, per i tempi dell’esistenza umana. Approssimativamente i livelli sub continentali e circa 100 anni nel futuro. Il paragone tra i numeri è significativo.  Le variazioni climatiche, agendo in aree più ristrette come interferenti in tempi umani determinano anche l’evoluzione sociale e sociologica dell’umanità stessa e dunque in fondo l’unica storia, quella dei fatti che descrivono il passato delle popolazioni. 
Lo studio delle variazioni climatiche non servirà dunque a salvare il mondo ma possibilmente, contribuirà a determinare il futuro dell’umanità pianificandolo, in modo meno casuale di prima, all’aumentare del numero di persone esistenti e della conoscenza tecnico scientifica e soprattutto, della globalizzazione degli interessi economici. L’essere umano singolo (un uomo) sta all’economia ed alla configurazione socio-economica della razza umana, come un atomo sta a quella della materia o la singola cellula all’essere umano (o comunque all’essere biologico). Dell’umanità, un uomo ne costituisce singolarmente solo un “insignificante” componente di breve durata, salvo che ogni componente è un essere completo pensante, ragionante, ma soprattutto egocentrico egoista ed autoreferente. 

 È tutto oro ciò che luccica?

Esistono criticità e situazioni tali da consigliare approfondimenti o ripensamenti rispetto il progetto di strutture che appaiono idonee alla produzione ecologicamente compatibile di energia pulita ed alternativa, rinnovabile, bioetica e ancora, poco costosa. Questi begli aggettivi costituiscono il fumo che nasconde l’arrosto?Biogas ed energie alternative: è tutto oro ciò che luccica? 

Quali sono le energie primarie e quali quelle alternative

Il vero problema dell’umanità industrializzata è lo spreco ed il mancato reale sfruttamento delle risorse disponibili di energia e di acqua potabile e la disinformazione mirata a fini economici. Energie primarie e alternative: quali sono i rischi più seri in cui incorre l'umanità, e come migliorare la situazione attuale? Il riscaldamento, potrebbe anche essere un fattore positivo, ma la nostra capacità tecnologica e volontà politica di sfruttarlo è inadeguata. Credo sia questo il vero problema dell’umanità industrializzata, lo spreco ed il mancato reale sfruttamento delle risorse disponibili di energia e di acqua potabile; oggi noi le abbiamo e controlliamo in parte, domani chissà. Il rischio vero è che forse l’avranno altri. 

Inceneritori verso discariche: come inquinare meglio?

 Come liberarci dei rifiuti? Ciò che finisce di essere utile diviene inutile. Fra poco sarà di nuovo tempo, come sempre, di elezioni amministrative e l’argomento sarà di nuovo al vertice delle propagande elettorali. Sarà meglio chiarirci prima di parlare ed anche il caso di ascoltare? Inquinare è una necessità, dove e come e perché: una scelta politica. La domanda sul come? Quanto è economica e a quanti conviene!

Le terre dei fuochi

La terra dei fuochi: quante volte ho sentito questa definizione nei giorni scorsi. E' sempre la solita assurda manfrina pro o contro i termo valorizzatori. Proviamo a ragionare senza pregiudizio. Non si può vivere senza inquinare: solo il fatto di respirare o mangiare causa emissione di gas serra come anidride carbonica o metano in atmosfera. Tutti gli animali presenti al mondo lo fanno, poi ci sono le industrie e il clima che cambia. Non possiamo vivere senza consumare, anzi siamo spinti a farlo sempre di più e parole come igiene e sicurezza impongono l’uso della plastica in ogni dove a livelli assurdi. Il riciclo è possibile ma solo dopo la differenziazione e per alcuni materiali idonei in condizioni particolari; è trasformazione in altri materiali e prodotti di utilizzo differente rispetto quello di origine. La lista è lunga e la tecnologia avanza. Rmangono comunque una parte di residui che non possono essere riutilizzati né riciclati. Le soluzioni sono due: seppellirli o bruciarli. La via preferita pare essere quella dell’interramento controllato: definizione che è altrettanto aleatoria del percorso virtuoso. Sento dire che i termo valorizzatori sono terreno d’interesse mafioso e camorristico. È possibile ma sono industrie, figlie della tecnologia sempre innovativa, autorizzabili e controllabili come tante altre. Forse l’interesse mafioso e camorristico non c’è nel trasporto, nell'interramento, nella distruzione incontrollata, nella corruzione, nell'evasione fiscale e nel lascito costoso, inquinante pericoloso e secolare della gestione dei rifiuti in discarica? O forse non c’è nella gestione di un’emergenza continua divenuta sistema?

L'Inquinamento nelle sue componenti produttive ambientali e sociali influenza l'attuale società ed il suo futuro

Tempo di pace e di degrado, di ricerca e di spiritualità. Non ci sono attività umane che non comportino inquinamento industriale e ambientale, spirituale, sociale ed economico, da ignoranza e confusione. L’esigenza di risparmio immediato di tutti, stato, enti, aziende o famiglie, non è sempre la scelta più corretta. È un tempo di cambiamenti radicali che possono portare ad effetti importanti per la vita delle persone.

Un altro tipo di inquinamento ci coinvolge, meno facile da contrastare ed è quello della disinformazione, dell’informazione parziale; pseudo informazione destinata a creare e diffondere la maggior confusione possibile e contaminando l’ignoranza con della pubblicità che crea mostri e bisogni irreali. In questo caso il sospetto che invece ci sia un governo, appare: il governo dell’ignoranza ai fini di governo! L’esigenza di risparmio immediato di tutti, stato, enti, aziende o famiglie, non è sempre la scelta più corretta. Occorre individuare ed evidenziare i problemi e le priorità di uno spazio contesto definito, e solo in un secondo momento ricercare e proporre soluzioni possibili che devono essere condivise, non imposte. 
Mantenere i benefici nel tempo prevede la fiducia che deriva dal confronto diretto e la disponibilità al cambiamento, all’adeguamento.

Ecologia, Alchimia ed Ecologia sociale. 

Il governo delle risorse per durate limitate alla vita umana è un obiettivo possibile e per questo ricercato. Cinquant’anni sono un buon tempo di pianificazione, un obiettivo realizzabile. L’ecologia sociale, studia gli effetti sociali e gli equilibri che si sono venuti e si vengono a formare tra le varie, passate ed attuali, situazioni antropiche di convivenza. Le migrazioni umane sono documentate nei millenni, originate soprattutto dalle variazioni climatiche e dalle azioni umane indirizzate a controllare e gestire i loro effetti. La natura è caotica e interferenziale, il comportamento della specie necessariamente disordinato ed anarchico. Il concetto naturale, politico, filosofico di anarchia, dovuto all’autocoscienza, è una possibilità in più contro l’estinzione della specie.

Teoria dell’Instabilità Costante

alla base della vita e dell’evoluzione

Fa impressione rendersi conto che la conoscenza dei meccanismi basilari, la percezione della natura e della sua connaturata interagibilità con ciò che sta oltre il visibile, il misurabile, ha da sempre convissuto con l'umanità sotto forma di quella che normalmente viene identificata, ma non spiegata, come "religiosità spontanea". Alcune basilari conoscenze hanno comunemente fatto parte dell’umanità dall'inizio della sua esistenza cosciente e sono state storicamente utilizzate, con opportuna manipolazione, da chi di volta in volta nel tempo, ha avuto la necessità di gestire il potere. Sulla natura, la definizione di Vita, Ecologia, Interazione. Il metodo scientifico: osservazione, classificazione, libero pensiero; prima dell'approccio fisico ingegneristico ai fenomeni naturali. La sequenza comune dell’evoluzione naturale è quella della continua variazione nell'equilibrio fondamentale tra temperatura e pressione, rallentamento, raffreddamento, acquisizione di massa e interazione reciproca; dunque ammassamento e quindi strutturazione e infine organizzazione. La natura si evolve e rinnova, mediante la ripetizione infinita di meccanismi semplici ed energeticamente poco costosi; per ogni nuova possibilità di interazione: una variazione! La possibilità permane, il successo e l’affermazione, dipende. Forse lo avrà oppure no o sarà temporaneo.

Una citazione importante almeno per me: …la scienza e la conoscenza sono come una sfera luminosa nel buio; maggiore il diametro della sfera, maggiore l'oscurità che la circonda... 

La vita è mancanza di equilibrio

La costante cosmica cosa cavolo è? Le strutture non biologiche vivono? Ogni modifica di uno dei pur microscopici infiniti equilibri dinamici tra parametri attivi ed interattivi nell'universo intero, di fatto, contribuisce alla sua completa modificazione.
Il destino dell’universo, della natura, delle specie viventi e dell’uomo stesso pur non essendo predestinato né predestinabile, si verificherà comunque.

Ambiente e natura – Disastri annunciati - Protezione civile e volontari.

La natura è quella in cui viviamo. L’ambiente è quello in cui viviamo, tutti i giorni, ciascuno di noi.
La protezione civile dovrebbe essere pianificata in base alle caratteristiche del territorio, secondo i pericoli individuati e valutati, in strutture di azione interattive, di area più vasta dei singoli comuni, almeno per aree simili e non esclusivamente per il numero di persone potenzialmente coinvolte. Il danno ad una persona vale meno ed è più accettabile di quello a cento o mille? La carenza di pianificazione nei piani comunali – regionali di protezione civile, inficia l’efficacia degli interventi possibili, prolunga a sproposito la prima fase e tutti i rischi annessi e connessi affidando alle persone i carichi e le responsabilità delle soluzioni. Le normali, semplici, scontate, criticità operative. L’emergenza prevede sempre due fasi: una eroica immediata ed una successiva di stabilizzazione fino alla normalizzazione. Ogni attività di soccorso per i volontari riguarda esclusivamente la gente, chiunque e quanta essa sia. 

La definizione di disastro e l’Emergenza:
l’EM-DAT, Emergency Disaster, gestito dal Centre for Research on the Epidemiology of Disasters (CRED) – Centro collaborativo dell’OMS dell’Università di Louvain, definisce gli eventi come disastrosi, allorquando si verifica una delle seguenti circostanze: a) 10 o più vittime b) 100 o più persone colpite, c) dichiarazione di uno stato d’emergenza, d) richiesta di assistenza internazionale.

La globalizzazione e l’uomo sociale

Il concetto di globalizzazione ed il suo contrario ed alternativo, il nazionalismo, ed il conseguente recente richiamo populista al concetto di nazione o patria, non come massima espressione culturale di orgogliosa appartenenza ma come scudo difensivo contro l’invadenza degli altri, chiunque essi siano, l’intolleranza e l’omofobia ed il razzismo, e il tentativo di giustificarli teoricamente.

Acqua da risorsa a problema

L’acqua da risorsa a problema, i termini si sono invertiti! La vita dipende dalla disponibilità di acqua potabile cioè a bassa salinità. L’acqua marina contiene mediamente il 3% di Sali e quindi risulta tossica per l’alimentazione dell’organismo umano e la maggior parte degli organismi biologici più complessi come i mammiferi e le piante. In Italia, per sfiducia, beviamo, praticamente, solo prodotti a pagamento. L’acqua di superficie e sotterranea, circa l’1% del totale. Per rendere le dimensioni, pensate ad una bottiglia da 1 litro di acqua di cui solo 10 cm3 sono “dolci” e utilizzabili, cioè un bicchierino, molto piccolo, da liquore o un espresso corto e neppure tutto è facilmente e sicuramente utilizzabile. Questa è l’acqua su cui si basano le possibilità di vita dell’intera umanità.

Non esiste governo universale dell’acqua o del cibo, così come non esiste governo universale di nessuna risorsa energetica naturale, sorretto da buon senso, equilibrio e disponibilità umanitaria, e dunque rimangono solo guerre per il controllo locale delle risorse, piccole e grandi guerre per il potere e il profitto immediato, e neppure si prende in seria considerazione lo spreco e lo scorretto utilizzo. Il bicchierino piccolo e buono del litro iniziale deve servire per bere, cucinare, lavarsi, irrigare, produrre energia e materiali e poi per ogni altro uso possibile: diviso in tante parti non ce ne resta molto, o no? Nessuna risorsa naturale ha più valore sociale ed economico dell’acqua: Dio o la Natura, come si voglia, ce la danno: a noi compete solo utilizzarla al meglio, sapendo che ogni volta che la tocchiamo la alteriamo e modifichiamo, sostanzialmente, poco o tanto, inquinandola

La vera sostenibilità ecologica è per tutti, non solo per pochi

Se l’uomo è l’unico essere vivente in grado di modificare l’ecosistema, come intervenire per preservarlo alle generazioni future? Solo l’uomo, tra tutti gli esseri viventi sulla terra, è in grado di accelerare volontariamente le variazioni all’equilibrio del pianeta modificandone le condizioni. Solo l’uomo opera in grande scala per migliorare la propria vita e può goderne vantaggi, ma è anche il primo a pagare per le scelte sbagliate; piante e animali si estinguono, semplicemente, silenziosamente.  I benefici immediati e certi sono più importanti dei costi futuri ignorati e incerti.

Gli esempi li abbiamo davanti agli occhi: benefici per pochi, sacrifici subito a carico di molti e agli altri: parole di speranza per miglioramenti futuri. Vivere coincide necessariamente con l’inquinare, che significa poi solo modificare lo stato delle cose per adattarlo alle nostre esigenze ma fino a un certo punto, oltre il quale gli effetti dei cambiamenti si estendono fino a diventare deleteri. Permanendo così le cose, oltre a mantenere gli effetti negativi presenti, si avranno effetti economici e politici sempre più deleteri, che tutti dovremo pagare. Si spera sempre sia per il bene comune. Il mondo cambierà, non verrà salvato né danneggiato, ma la specie umana riuscirà a sostenersi “ecologicamente”?

Un mondo sano. Vivere secondo Natura: Il piacere del cervello 

“Vivere secondo Natura”, parole di cui noi ci riempiamo la bocca e per le quali cerchiamo disperatamente ricette nei modelli che ci sono quotidianamente proposti dai media. Gli stili di vita attualmente più seguiti portano inesorabilmente alla malattia! L'umanità si sta progressivamente allontanando dalla naturalità (come sempre e più ancora, dominandola ed utilizzandola sempre più ma perdendo il senso della integrazione con essa). 

Tutto ciò che riguarda il piacere rappresenta un affare sfruttabile e sfruttato. Si parla a favore del proibizionismo di imporre e mantenere divieti innaturali. L’uomo creato… da sé stesso...o meglio dal suo simbionte il cervello, può manipolare la natura, può cambiare il mondo, soprattutto il suo mondo! I cambiamenti anche minimi dei rapporti producono condizioni per la sostituzione di una specie dominante con un’altra, maggiormente adattabile al nuovo contesto. Un messaggio chiaro viene dallo studio della natura e dell’ambiente: cambiate lentamente il vostro stile di vita, rendetelo sostenibile senza enormi stravolgimenti: pensate al vostro mondo. Il luogo e le condizioni che vi permettono di vivere in modo accettabile, il più possibilmente sano e piacevolmente, come specie. Questo è il solo mondo che gli studiosi di “ambiente” cercano di proteggere, gestire e “salvare”. Una più equilibrata distribuzione delle risorse e una riduzione dell’abbondanza eccessiva in alcune aree, potrebbe essere una soluzione imposta e non scelta, nei prossimi mille o diecimila anni. 

Alimenti e salute. Quale scelta?

Vegani, dieta - tossici, proibizionisti e consumatori eccessivi! L’acqua! Il primo elemento, in che in assoluto serve all’uomo assumere costantemente e per il controllo del quale il mondo stesso è perennemente in stato di guerra, locale o globale che sia. Vivere secondo Natura, parole diffuse nei modelli che ci sono quotidianamente proposti dai media.
Gli stili di vita attualmente più seguiti portano inesorabilmente alla malattia ma in assenza di buona salute, si muore! Per gli animali che “vivono” allo stato selvaggio, “naturale”, la buona salute è data per scontata. Cibo, acqua, produzione, materie prime, forza lavoro, agricoltura, farmaceutica… l’oligarchia di controllo finanziario e produttivo dell’economia globale, su questa necessità fonda gran parte della sua esistenza. L'umanità si sta progressivamente allontanando dalla naturalità, le persone che possono permetterselo vorrebbero una vita meno stressante, più sana e che li riavvicini alla Natura (?????) ma senza sforzarsi troppo, le altre un pò più di stress e comodità. Cosa sia oggi naturale o simil-naturale o si comporti secondo un modello naturale è di difficoltosa definizione e dipende da dove come e quando questa definizione si applica. Vegani, dieta - tossici, proibizionisti e consumatori eccessivi! Affamati!
La salute, non è la semplice assenza di malattia, è interdipendenza dell’energia fisica, mentale e spirituale, al fine di essere e mantenersi in salute. La salute “è anche” il risultato di una corretta alimentazione con consumo di alimenti naturali non semplici miscele di nutrienti. 

Natale e diete

Alimentarsi non è per l’uomo, soltanto un semplice nutrirsi, è anche piacere, convivio, conversazione, scienza. Sedersi a tavola con gli amici è vivere quindi mangiare bene è vivere bene.  Lo spirito natalizio dovrebbe coincidere, proprio con lo stesso spirito che guida la buona tavola, la buona cucina, la buona compagnia.  Un periodo di piacere condiviso; di semplicità e creatività; di bellezza e fantasia; di allegria. L’alimentazione non è solo chimica o biologia ma nutrimento e piacere derivato. 

L’informazione o la disinformazione: metodo operativo

L’informazione o la disinformazione, l’informazione parziale, l’informazione mirata: esiste un metodo semplice per dire sì intendendo no e in definitiva attestarsi sul ni, lasciando apparentemente a voi la scelta. La tecnica è semplice e può essere utilizzata in ogni settore, in ogni ambiente, in ogni situazione; dunque potete essere certi che viene utilizzata quotidianamente per imbonirci, imbrogliarci venderci o stimolarci in un senso o nell’altro. Per fortuna per ognuno che vende veleno c’è almeno qualcuno che vende antidoti.

 Adolescenza e Scuola

La discoteca è un posto orribile. Obiettivamente si può affermarlo almeno ai fini dell'associazionismo giovanile, intendo tra i 14 e i 19 anni.  Non può essere l’unica proposta sociale di aggregazione. Il mondo della scuola per gli adolescenti è: “il mondo”. La scuola luogo della tirannide di una cultura troppo spesso incartapecorita, nella coscienza dei giovani è un piccolo universo a sé stante, dove il ribollire della gioventù crea e contrappone stati d’animo sempre estremi, in positivo ed in negativo. Per conoscere questo mondo occorre far parlare direttamente gli studenti. Ma occorre anche ascoltarli!

Covid e scuola: sarebbe ora di cambiare

Tempo di Covid e pandemia: il sistema scuola mostra il suo vero volto senza più i veli della demagogia. La scuola è il luogo degli studenti, il loro ambiente di vita e il loro mondo ma è anche un indispensabile contenitore supplente delle famiglie.
La scuola è una parte essenziale della società; in ogni ordine, grado e tipo è pubblica, pubblici in ogni caso sono i suoi effetti sull'istruzione e sulla cultura, le ricadute dirette sulla società. Il sistema scuola è una gigantesca idrovora che richiede e consuma risorse attorno cui ruotano interessi socioeconomici immensi, un bacino di utenza commerciale dalla valenza economica e sociale enorme ma nulla toglie a che possa anche essere il crogiuolo di una nuova coscienza sociale e culturale in grado di cambiare il mondo e gli stili di vita, le motivazioni e gli approcci. Una società senza relazioni personali non è che un mucchio di individui disadattati e dispersi. Ripensando la scuola, i giovani che sono il presente della società possono insegnarci a cambiare e migliorare il nostro mondo.

Trading e truffe, Gioco e patologie

Tempo di crisi. 14.000.000 di italiani lo fanno. Giocare a soldi! Tutti possono farlo e fare trading; le piattaforme e gli algoritmi permettono di operare dal telefono o dal computer con immediatezza e assoluto controllo. I social si riempiono della nuova parola di moda e tendenza: il Forex. SEI STATO TRUFFATO! L’errore diventa il nodo, l’oggetto su cui si basa la truffa. Un sistema volto a frodare mediante simulazione di errore e in cui proprio l’errore è l’elemento oggettivo. Il sistema è assolutamente idoneo a un veloce riciclaggio di denaro sporco.